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10 maggio 2014: l'ultima in nerazzurro di Zanetti, Cambiasso, Samuel e Milito a San Siro
A CURA DI ZANETTI IN SPORT
Dopo la gara con la Lazio la commovente cerimonia di addio
Ufficialmente, quella era già la “nuova Inter”, laddove noi – per “nuova Inter” – intendiamo tutto quello che, dalle parti di Milano e Appiano Gentile, sia avvenuto dopo Massimo Moratti. E loro, semplicemente, sono l’ultima coda della vecchia Inter confluita in quella nuova: una sorta di raccordo temporale tra quello che era stato e ciò che sarebbe stato, costruttori e demolitori di una realtà che – solo pochi anni prima – era arrivata in cima al mondo. L’annata 2013-2014, appunto, un nuovo corso lo rappresentava già: perché l’anno prima si era arrivati il più in basso possibile – nono posto con Stramaccioni in panchina – e perché proprio nel corso di quel 2013-2014 l’Inter passava in mano a Erick Thohir. Era comunque un taglio a un passato glorioso ma che stava invadendo oltremodo il presente: il quale sarà anche potuto non piacere, ma era ormai altra cosa. E loro (li citiamo: Javier Zanetti, Diego Milito, Esteban Cambiasso e Walter Samuel) rappresentavano appunto il retaggio di un’epoca passata.