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Colonne, mercato, giovanili e rientri dai prestiti: l'Inter è sempre più italiana
A CURA DI LA GAZZETTA IN SPORT
Già in questa stagione la rosa di Antonio Conte è quella che conta più italiani tra le big. E per il futuro Marotta e Ausilio lavorano in quattro direzioni
Internazionale, ormai solo di nome. E non più di fatto. Sono lontani i tempi degli undici quasi tutti stranieri dell'epoca morattiana. L'Inter ha sempre più un'anima italiana e lavora per ampliarla ancora in futuro. In quattro direzioni: puntare su chi già in questa stagione è riuscito a dimostrare di valere la maglia da titolare, cercare rinforzi sul mercato, pescare dal ricco serbatoio della Primavera e valutare chi si sta mettendo in mostra in prestito.
Il centrocampista nerazzurro si allena in casa così...
Candreva, un muro per amico: ecco come si allena in casa.
Tra le big della Serie A, già quest'anno la formazione di Antonio Conte è quella che conta più italiani in rosa. Ben 11, contro gli 8 della Roma, i 7 di Juventus, Lazio e Milan, i 5 del Napoli e gli appena 4 dell'Atalanta. Oltre al rigenerato Candreva, chi ha impressionato di più è stato sicuramente Nicolò Barella, che, dopo un inizio in salita, a 23 anni si è guadagnato un posto fisso nel centrocampo nerazzurro, con uno score di 29 presenze e 3 (pesanti) gol prima della sospensione del campionato. Non si può scordare, però, neanche la crescita esponenziale di Alessandro Bastoni, 20enne passato da scommessa a leader della difesa (al posto dell'esperto Godin) in poco più di sei mesi. E neppure l'inizio di stagione da vero trascinatore di Stefano Sensi, poi frenato da una serie nera di infortuni e che risulta ancora ufficialmente da riscattare dal Sassuolo per 20 milioni.